sabato 22 novembre 2008

La religiosità della vita.

Un uomo cammina frettolosamente per le vie della città, immerso nei suoi pensieri e preoccupazioni per i tanti impegni della giornata. Attraversando una piazza affollata ad un certo punto si lascia attrarre da una fontana, e ispirato dal desiderio di calma, si lascia andare e si siede. Mentre passano i minuti si accorge di quanta calma può trovare dentro di sé, e osserva gli altri con piacevole distacco mentre corrono indaffarati, come se nulla più potesse travolgerlo. Il suo respiro diventa lento e profondo, i suoi muscoli lentamente si rilassano, e i pensieri cominciano a fluire in modo più regolare. Comprende che nulla dei vari impegni della giornata è più importante di quel momento di contatto con la sua consapevolezza del presente, quel presente che è sempre accanto a lui, e che spesso distrattamente non vede.

Un uomo primitivo camminando nella foresta, arrivata la sera si trova di fronte al meraviglioso spettacolo del tramonto, con i suoi colori e forme, e ispirato da tanta bellezza e grandezza, istintivamente si inginocchia, e si china in avanti, per farsi accarezzare da quel tramonto specchio dell’immensità, così come un bambino si accovaccia per gustarsi le carezze della mamma.

Una donna in conflitto con il marito, durante una accesa discussione diventa consapevole della sacralità di quella relazione, e di colpo smette di analizzare con eccessiva puntigliosità i problemi. Si ferma con lui per comprenderlo ed ascoltarlo, creando una situazione di intimità di cui lei stessa si nutre.

Un atleta corre nella sera lungo un viale alberato, e mentre corre all’improvviso girato l’angolo vede di fronte a lui appena sopra la montagna una enorme luna piena color arancio, che maestosa si staglia nello sfondo di quel scenario naturale. Pur preoccupato di rispettare le tabelle di marcia del suo allenamento programmato, improvvisamente desidera fermarsi per osservare tanta meraviglia della natura, consapevole che qualcosa di molto più grande di lui nel creato lo avvolge e lo conduce.

Un bambino incompreso nelle sue richieste dal padre, si rende conto della importanza che hanno per lui le sue richieste, ma comprende che in quel momento continuare a insistere non servirebbe a portare avanti i suoi bisogni. Decide di non rinunciate a portare avanti i suoi bisogni, ma sceglie di trovare con calma un muovo modo e un nuovo momento per promuoverli.

Un religioso cammina verso la cappella per trovare silenzio e profondità. Mentre medita, abbandona tutti i pensieri e le preoccupazioni. Quando il confratello comincia a leggere le scritture, ascolta con piena attenzione quelle parole sacre, nella certezza di sentire e capire il messaggio essenziale che il Padre celeste desidera comunicare con la sua rivelazione.

Un padre di famiglia si trova in difficoltà perché si rende conto che le richieste aumentano, e il suo tempo libero si restringe sempre più. Tentato di disinteressarsi dei problemi che incombono, si rende conto all’improvviso che la sua stessa realizzazione passa attraverso la dedizione amorevole delle necessità della moglie e dei figli. Di colpo realizza che non c’è niente di più importante per lui che stare con loro per pianificare insieme le soluzioni ai vari problemi. Un senso di calma e soddisfazione lo pervade nel vedere i loro volti gioiosi mentre lui dona loro ciò che nessun altro potrebbe dare loro nello stesso modo.

Un giovane desideroso di cambiare radicalmente la sua vita, si blocca per il timore di soccombere nel suo difficile tentativo. All’improvviso, mentre sta immerso nel silenzio della stanza in un pomeriggio autunnale, la speranza lo cattura, e come illuminato dalla consapevolezza della importanza della sua vita, decide di assecondare il suo progetto interiore, e fatta la valigia, parte per la sua meta con quel poco che ha.

Un sacerdote in crisi vocazionale, ferito nel profondo perché tutti i suoi propositi umani non hanno trovato realizzazione e compimento, accetta di rimanere lì, nel suo nulla, per fede nell’amore universale ed incondizionato di Dio.

Semplici flash di vita quotidiana, dove la consapevolezza spirituale emerge nel cuore e nella mente di ciascuno di noi.

Quanto siamo capaci di lasciare emergere la consapevolezza del nostro essere nel momento presente, ogni volta che compiamo un rito religioso?
E quanto lo facciamo in ogni atto della nostra vita?
Che cosa rende sacro il mio quotidiano?
Cerco la sacralità della vita nelle cose semplici del mio presente?
Riesco a trovare la presenza di Dio nei piccoli gesti?
Mi sento confortato dalla consapevolezza della presenza continua dello Spirito nella mia vita?
Sono capace di andare al di là del mio timore di essere giudicato nel momento in cui realizzerò il mio progetto?
A che punto sto con la mia crescita interiore?

Per chi è interessato è possibile partecipare ad un incontro di meditazione. Per informazioni: Enrico Loria 070.504.604 – 360.914953 –

centro.poiesis@tiscali.it
www.centropoiesis.it

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